Fisiosanity Informa / Sindrome di De Quervain:. sintomi e cura
La tendinite al pollice o Sindrome di De Quervain è un’infiammazione piuttosto dolorosa di polso e pollice, che provoca grosse limitazioni funzionali della mano.
Nella maggior parte dei casi, la sindrome di De Quervain è causata da movimenti ripetuti o eccessivi carichi e può essere diagnosticata da un ortopedico o da un medico specialista.
Vediamo più nel dettaglio di cosa stiamo parlando, quali sono le principali caratteristiche di questa sindrome e le possibili risoluzioni.
La sindrome di De Quervain, in termini medici tenosinovite di De Quervain, colpisce la guaina sinoviale dei due tendini del pollice:
Questi due tendini provengono dall’avambraccio e consentono la mobilità del pollice, in estensione e abduzione. All’altezza del polso passano sopra una sporgenza ossea chiamata stiloide, scorrendo all’interno di un canale formato da un retinacolo fibroso.
Quando si infiammano aumentano di volume ed entrando in attrito con il canale che li contiene. Qui nasce il dolore e la progressiva impossibilità a compiere anche piccoli movimenti col pollice.
Le cause della tendinite al pollice possono essere diverse:
La tendinite di De Quervain sembra colpire maggiormente le donne rispetto agli uomini, con una prevalenza dell’1,3% nel sesso femminile rispetto allo 0,5% nel sesso maschile.
Quali sono i sintomi della tendinite al pollice e come possiamo riconoscerla e diagnosticarla?
I pazienti solitamente riferiscono diversi sintomi che permettono di identificarla in associazione a un accurato esame fisico.
Tra i più comunemente riportati troviamo:
I soli sintomi della Sindrome di De Quervain, non possono confermare la patologia, in quanto molti di questi possono essere associati a disturbi differenti. Per poter avere dunque una diagnosi certa è necessario verificarli sia singolarmente che nel complesso.
Nella valutazione della sindrome di De Quervain, sono utilizzati alcuni test che servono proprio per confermare l’eventuale diagnosi e studiare così il trattamento più efficace.
I più conosciuti sono:
Una volta valutati i risultati e le reazioni ai test eseguiti, è possibile anche valutare la gravità della sindrome e operare conseguentemente la giusta terapia di cura e recupero.
Esistono diversi trattamenti per la cura della Sindrome di De Quervain, detta anche Morbo di De Quervain.
L’approccio iniziale è di tipo conservativo – e solo se la sintomatologia non migliora si considera il trattamento chirurgico.
La scelta di quale dei trattamenti risulta più funzionale per il caso specifico è ovviamente delegata al medico. Il percorso del paziente dipende comunque dalla severità, dalla durata del disturbo e dai precedenti trattamenti effettuati.
Approfondiamo nello specifico in cosa consistono queste due differenti tipologie di approccio alla cura della tendinite al polso.
Nel trattamento conservativo l’educazione del paziente al trattamento della tendinite al pollice è fondamentale, e consiste nel dare informazioni e consigli per evitare l’aggravarsi della condizione.
Grazie alla rieducazione funzionale, vengono esposte le attività da evitare per non esacerbare la sintomatologia. Spesso si consiglia la sospensione dell’attività lavorativa se questa comporta una continua e eccessiva sollecitazione della parte.
Può essere utilizzato un tutore, utile per ridurre la frizione meccanica dei tendini, attraverso l’immobilizzazione parziale o completa del pollice e del polso. L’utilizzo può durare dalle 3 alle 8 settimane, interrompendolo quando i sintomi regrediscono.
È possibile anche intervenire con la somministrazione di farmaci antinfiammatori.
Laserterapia ad alta potenza o tecarterapia, invece come possibile fisioterapia strumentale.
Se nessuno dei precedenti trattamenti risulta efficace, si deve considerare l’approccio chirurgico.
Nei casi più gravi, dove ha fallito il trattamento conservativo, e nei casi cronici, la soluzione è di tipo chirurgico.
L’intervento, puleggiotomia, eseguito in anestesia locale e in regime di day hospital. Si tratta di una mini-incisione, paio di cm, in corrispondenza della stiloide radiale, attraverso la quale si eseguirà la sezione del retinacolo fibroso e la tenolisi (liberazione) dell’ABL ed EB del pollice.
L’obiettivo è quello di liberare i tendini del pollice mediante l’apertura della guaina che stringe gli stessi.
Il recupero post-operatorio in genere è molto veloce e non prevede l’uso di tutori o gessi ma solo di un bendaggio morbido per pochi giorni. Si sconsiglia di non bagnare la ferita sino alla rimozione dei punti e di evitare lavori pesanti per le 3 settimane successive. I punti di sutura vengono rimossi, normalmente, 14 giorni dopo l’intervento.
Ad oggi l’approccio multimodale risulta essere il più efficace: combinare più approcci, prima conservativi, poi chirurgici se necessari, porta al risultato migliore e, in molti casi, alla risoluzione della sindrome stessa.
FT Dr. Enrico Gumirato
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