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Sperone calcaneare: cos'è, sintomi, cause e trattamento

Fisiosanity Informa/Sperone calcaneare: cos’è, sintomi, cause e trattamento

sperone calcaneare onde d'urto

Un tallone dolorante può avere molteplici cause, una di queste è lo sperone calcaneare, che si localizza nella zona del calcagno e induce uno stato infiammatorio doloroso. Come lo possiamo trattare?

Iniziamo con lo spiegare cos’è uno sperone, sebbene lo stesso nome può indurre a supporre di cosa si tratta. Lo sperone calcaneare è una piccola sporgenza ossea che può trovarsi sulla superficie anteriore-inferiore o su quella posteriore del tallone, in quest’ultimo caso è chiamato spina calcaneare.

Assomiglia a una piccola spina o becco che parte dal calcagno in direzione della pianta del piede se anteriore o del collo del piede se posteriore e causa infiammazione al tallone.

Come indicato poco fa, a seconda della sede in cui si forma, lo sperone calcaneare può essere classificato in:

  • sperone calcaneare anteriore/inferiore, che si localizza a livello della superficie inferiore, subito sotto il tallone. Spesso viene associato ad un quadro di fascite plantare. Soffrire di fascite plantare aumenta esponenzialmente il rischio di sviluppare speroni calcaneari;
  • sperone calcaneare posteriore o spina calcaneare, che si localizza sulla superficie posteriore del calcagno, esattamente nel punto in cui trova l’inserzione del tendine d’Achille. In questo caso invece si associa ad un’infiammazione cronica del tendine d’Achille.

Sintomi

Come abbiamo anticipato si tratta di uno stato infiammatorio doloroso del tallone, in gergo viene anche chiamato tallonite.

Il dolore è in assoluto il primo sintomo riconosciuto. Si tratta di un dolore acuto e pungente con fitte che tendono a diventare insopportabili col passare del tempo. Questo sintomo si presenta tipicamente al mattino dopo il risveglio e tende ad attenuarsi durante il corso della giornata. Il dolore può aumentare, anche in modo considerevole durante il giorno se:

  • si mantiene una posizione eretta per un tempo prolungato;
  • si fanno lunghe camminate;
  • si corre;
  • si praticano determinate attività fisiche, soprattutto a livello agonistico.

Un altro sintomo è il gonfiore al tallone che compare in caso di importante infiammazione. Il calcagno presenta un edema, arrossamento e dolore al contatto.

In risposta al dolore compare una progressiva limitazione funzionale nei movimenti. Si evita di muovere la caviglia per evitare di caricare troppo il peso sul piede e sentire dunque dolore. Sollievo al dolore è possibile ottenerlo durante il riposo oppure sollevando e tenendo sospeso l’arto interessato.

Si segnala comunque che il 30% delle persone possono risultare totalmente asintomatiche, sebbene si presenti lo sperone. Questo accade soprattutto quando la crescita ossea risulta essere posteriore.

Cause e fattori di rischio

Perché si formano gli speroni calcaneari? Esistono varie cause e altrettanti fattori di rischio che possono portare alla formazione di questa escrescenza di tessuto osseo così fastidiosa.

Scopriamo dunque quali possono essere i soggetti a rischio, i comportamenti e le patologie che possono influenzare questo disturbo.

I soggetti maggiormente a rischio sono:

  • le persone dai 40 ai 60 anni. Il rischio di formazione di uno sperone calcaneare infatti aumenta col passare dell’età a causa del danno meccanico che si accumula negli anni e la fisiologica perdita di “elasticità” della fascia plantare;
  • soggetti in sovrappeso o obesi che presentano un peso e quindi un carico eccessivo su tutte le strutture osteo-tendinee e articolari del corpo, in particolar modo su quelle del piede, che ripetuto negli anni può portare alla formazione di questa esostosi;
  • a livello statistico poi le donne sono più a rischio rispetto agli uomini.

Quali sono invece i comportamenti che possono indurre questo disturbo:

  • attività fisica molto intensa, come quella agonistica porta alla presenza di microtraumi continui. Sport come corsa, basket, calcio o atletica leggera, comportano un fattore di rischio particolarmente importante;
  • disturbi posturali e di deambulazione: postura o deambulazione non corrette, alterano la distribuzione dei carichi agli arti inferiori e quindi sui talloni;
  • passare troppo tempo in piedi o camminare su superfici irregolari aumenta il rischio di spina calcaneare.

La particolare anatomia del tallone permette allo stesso di trasmettere la maggior parte delle forze meccaniche al suolo. Le continue sollecitazioni meccaniche si ripercuotono a livello del tallone e fungono da stimolo alla formazione dello sperone, il cui scopo è ridistribuire tali sollecitazioni ai tessuti circostanti.

Quali sono invece le patologie o i disturbi che possono favorire lo sperone:

  • infiammazione del tendine d’Achille, qui abbiamo visto che la formazione dello sperone sarà posteriore al tallone;
  • fascite plantare, patologia che si associa nel 60% dei casi alla comparsa di sperone calcaneare. Infatti se danneggiata o infiammata c’è un tentativo di riparazione dell’organismo che induce l’incremento di tessuto osseo, che può portare allo sviluppo di uno sperone calcaneare;
  • deformità anatomiche del piede sia congenite che acquisite, come ad esempio il piede equino, il piede cavo, il piede piatto;
  • malattie sistemiche, come quelle reumatologiche: artrite reumatoide, artrite psoriasica e lupus eritematoso sistemico e diabete.

Diagnosi e trattamento

Lo sperone calcaneare è una condizione dolorosa del tallone causata dalla formazione di uno sperone osseo nella parte inferiore del calcagno.

La diagnosi inizia con un esame palpatorio, in cui il medico raccoglie informazioni sui sintomi del paziente e ricerca i segni oggettivi.

La conferma della diagnosi avviene attraverso esami strumentali come la radiografia – RX -, che evidenzia la presenza dello sperone calcaneare, e l’ecografia dei tessuti molli, che chiarisce la presenza di eventuali infiammazioni, come la fascite plantare.

Il trattamento dello sperone calcaneare può essere di tipo conservativo o chirurgico. I trattamenti conservativi rappresentano la prima linea di approccio e includono:

  • il riposo funzionale del piede;
  • l’applicazione di ghiaccio o pomate sul tallone;
  • l’uso di farmaci antinfiammatori e antidolorifici;
  • talloniere in silicone;
  • sedute di fisioterapia.

Noi di Fisiosanity trattiamo lo sperone proponendo al nostro paziente sedute di onde d’urto che riducono lo sperone e laser ad alta potenza per curare l’infiammazione. Gli esercizi di stretching della fascia plantare e dei muscoli del polpaccio sono parte integrante del percorso terapeutico, riportiamo alcuni esempi:

  • appoggiandosi al muro con le mani, portare il tallone all’indietro col ginocchio esteso per sentire l’allungamento del polpaccio;
  • mettendo la punta dei piedi sopra un rialzo o un gradino, portare il tallone verso il suolo per sentire l’allungamento della gamba;
  • posizione seduta, spingere la pianta del piede contro una pallina da tennis facendola ruotare per un automassaggio della fascia plantare;
  • posizione seduta, tirare la punta delle dita del piede verso di sé per sentire l’allungamento della fascia plantare;
  • sempre seduto, tirare verso di sé la punta del piede con un asciugamano, ginocchio ben steso per sentire l’allungamento di flessori, polpacci e fascia plantare.

È possibile che i trattamenti conservativi non siano efficaci, a quel punto si può optare per l’intervento chirurgico. Prima dell’operazione, sono necessari esami pre-chirurgici, tra cui nuovamente i raggi X, ECG e valutazione del flusso sanguigno del piede. L’asportazione dello sperone avviene attraverso una chirurgia mininvasiva.

Dopo l’intervento, i pazienti devono seguire le raccomandazioni post-chirurgiche, che comprendono riposo, ghiaccio, compressione, l’utilizzo di calzature chirurgiche, stampelle e tutori, elevazione del piede, e carico progressivo. Questo approccio integrato mira a ridurre il dolore e migliorare la funzionalità del piede affetto dallo sperone calcaneare.

Prevenzione

Una volta curato, raramente lo sperone si riforma, c’è invece possibilità di recidiva della fascite plantare, che è causa della formazione dello sperone, quindi segui sempre le indicazioni del tuo medico e del tuo fisioterapista per evitare si ripresentino i disturbi.

Lo sperone calcaneare è un’infiammazione al tallone provocata da uno stress ripetuto, la prima linea di prevenzione è data dall’adozione di uno stile di vita più sano.

Alcuni comportamenti che vogliamo suggerirti sono:

  • evitare eccessive sollecitazioni fisiche, magari con l’utilizzo di plantari su misura che possono migliorare la postura del piede e favorire una camminata corretta senza sovraccaricare il piede;
  • se in sovrappeso, ridurlo, attraverso un regime alimentare equilibrato e attività fisica moderata;
  • indossare calzature adeguate con suole ammortizzanti e contrafforti rigidi in grado di assorbire gli urti durante un’attività lavorativa o sportiva logorante e in cui la pianta del piede è soggetta a sollecitazioni ripetute;
  • riscaldarsi e fare esercizi di stretching specifici prima di ogni attività.

Fare prevenzione è importante: riduci le possibilità di disagi successivi e il presentarsi di problematiche che potrebbero diventare croniche come nel nostro caso la fascite, possibile causa dello sperone calcaneare.

Conosci questi sintomi e vuoi saperne di più?

 FT Dr. Enrico Gumirato

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