La riabilitazione propriocettiva è diventata ad oggi una pratica sempre più consigliata e importante. Infatti, l’esercizio terapeutico e la rieducazione al corretto movimento, trovano così tante evidenze scientifiche che, spesso, permettono agli specialisti di escludere il farmaco in favore dell’esercizio fisico.
Propriocezione è una parola che deriva dal latino propius – “appartenere a sé stesso” e in riabilitazione viene definita come la capacità di percepire e riconoscere il proprio corpo nello spazio. La propriocezione, dunque, è la capacità di sentire e controllare le varie articolazioni del corpo.
I propriocettori si concentrano nei fusi neuro-muscolari, nei tendini, nelle articolazioni e su molti distretti cutanei. Si identificano come strutture nervose che confluiscono nella sostanza bianca del midollo spinale e, in questo modo, trasmettono ai centri nervosi superiori le percezioni raccolte.
Quando si è in buona salute, si verifica un continuo scambio di informazioni tra il sistema nervoso centrale e la muscolatura. Se subentrano disturbi, come un trauma articolare oppure muscolare, il nostro sistema propriocettivo diventa meno efficace. È questo il caso in cui si interviene con la riabilitazione.
Di conseguenza la riabilitazione propriocettiva include tecniche ed esercizi che hanno lo scopo di stimolare e recuperare i recettori specifici.
Deve essere eseguita parallelamente al recupero motorio della forza, alla terapia fisica o alla terapia manuale.
Infatti, per garantire la stabilità di un’articolazione, è necessario lavorare su tre elementi differenti:
La riabilitazione propriocettiva serve a:
rendendo più armoniosi i movimenti e più stabile la postura. I muscoli, devono lavorare in sinergia, per evitare problemi deambulatori e posturali, soprattutto dopo periodi d’immobilità.
La rieducazione propriocettiva permette di:
Come è facile vedere, i soggetti possono essere i più diversi in base a età, livello fisico e stato di salute.
Nel concreto si dovrà intervenire con una riabilitazione propriocettiva in caso di:
È consigliato inoltre per patologie neurologiche come:
in modo da stimolare il sistema propriocettivo e permettere una migliore condizione fisica rispetto alla malattia stessa.
La riabilitazione propriocettiva include:
Lo scopo della terapia è stimolare i recettori periferici, per correggere e migliorare la propriocezione del nostro corpo, di un’articolazione o di un arto in particolare.
Gli strumenti normalmente utilizzati nella riabilitazione propriocettiva sono:
In Fisiosanity utilizziamo sistemi propriocettivi di ultima generazione come BoboPro. Questa rivoluzionaria tavola da allenamento permette di coinvolgere il paziente integrando il visus, il percepito e la capacità di interagire con il software in uso. Può essere utilizzata insieme ad altri strumenti come palloni, cuscinetti e palle per pilates.
BoboPro si definisce come un valido strumento nella prevenzione, cura e trattamento delle patologie dell’apparato muscolo-scheletrico e nella rieducazione post-chirurgica.
Particolarmente utile nella riabilitazione di piede, caviglia, ginocchio, anca e bacino, con tutte le patologie a esse correlate (distorsione caviglia, distorsione ginocchio, retrazioni muscolari e tendinee, rigidità capsulari, mobilitazione anca e bacino, esercizi per colonna vertebrale); costituisce inoltre, un efficace supporto nella rieducazione posturale, perché aiuta a tonificare la muscolatura antigravitaria.
FT Dr. Enrico Gumirato
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